Racconti
Collana: I Coralli
Einaudi
Uscita 13/04/2016
pp 200
Liga su “Scusate il disordine“:
«Un contenuto di base è la musica, o da protagonista o sullo sfondo, in ogni racconto. Dentro ci troverete vocal trainer, autori, bassiste, violoncelliste, Sanremo, talent show, un genio del pianoforte che non è consapevole di essere genio, un genio che invece di uscire da una lampada esce da una chitarra con delle sembianze abbastanza riconoscibili e poi un omino sul palco di un teatro, seduto su una sedia di paglia di fronte a un sipario per una serata “voce e chitarra” in un momento particolare della sua vita.»
Di seguito la presentazione dal copertinario fornito da Einaudi:
Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c’è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l’Assegnatore chiami il tuo numero. Insomma, questi racconti – cosi diversi fra loro e cosi inseparabili, quasi una classe scolastica eterogenea ma affiatata – sono un tripudio di fantasia e vividezza. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura di Ligabue: la cornice surreale e la musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l’amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell’abbandono, nell’accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare la loro – e la nostra – quotidiana spettacolare magia.
SCUSATE IL DISORDINE – I BOOK TRAILER
– Festival -1ª parte- (Guarda)
– Sì (Guarda)
– Festival -2ª parte- (Guarda)
– Il suono naturale della memoria (Guarda)
– I nuovi guai (Guarda)
– L’ultimal’ultimal’ultima (Guarda)
– Errori nella formulazione del desiderio (Guarda)