Sopravvissuti a troppi sorrisi
avuti troppe volte senza un perché.
Sopravvissuti alle nostre domande
che son grosse, son tante
e spesso ridicole.
Sopravvissuti e sopravviventi
così e adesso e qui.
Sopravvissuti ai nostri progetti
acqua, sabbia, paletta
e castelli così.
Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi,
ma qualcuno si sentirà così.
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che,
siamo ancora chi,
siamo ancora chi,
siamo ancora che ne so…
Sopravvissuti ai nostri pensieri
a consigli, sbadigli,
falsi sensi unici.
Sopravvissuti alle voci gridate
come ai troppi silenzi,
come ai mormorii.
Sopravvissuti e sopravviventi
ma chi? E che ne so…
Sopravvissuti ai sensi di colpa:
c’è chi può e non ascolta e,
cazzo, c’è chi non può.
Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi,
ma qualcuno si sentirà così.
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che,
siamo ancora chi,
siamo ancora chi,
siamo ancora che ne so…
È un mare pieno di zattere
è un mare pieno di salvagenti
è un mare con qualche isola
Sopravvissuti a vecchi e nuovi dolori
che aspettiamo i vaccini,
nel frattempo chissà.
Sopravvissuti a tutto questo letame
e quanti bagni
e profumi e
mascherine antigas
Sopravvissuti e sopravviventi
un po’ giù,
un po’ su,
un po’ giù.
Sopravvissuti ai ’60 ai ’70
e gli ’80 finiranno mai più?
Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi,
ma qualcuno si sentirà così
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che,
siamo ancora chi,
siamo ancora chi,
siamo ancora che ne so…